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GUIDA ALLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI DELLE PERSONE FISICHE RELATIVA ALL’ANNO D’IMPOSTA 2016. – LE SPESE DI ISTRUZIONE NON UNIVERSITARIA

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 7/E del 4 Aprile 2017, ha elaborato una Guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche relativa all’anno d’imposta 2016.
In particolare ha fornito importanti chiarimenti in ordine alle spese di istruzione non universitaria.
Le spese di istruzione non universitaria, con riferimento al periodo d’imposta 2016, saranno detraibili per chi le ha sostenute (contribuente o familiari a carico) con l’aliquota del 19% per un importo, per ogni alunno, non superiore a 564 euro. Le spese detraibili riguardano quelle sostenute per la frequenza di scuole: dell’infanzia (scuole materne), primarie e secondarie di primo grado (scuole elementari e medie), secondarie di secondo grado (scuola superiore) sia statali che paritarie private e/o degli enti locali.
Gli oneri detraibili sono:

•    le tasse (ad esempio quelle di iscrizione e di frequenza), essere documentati dalle ricevute o quietanze di pagamento recanti gli importi sostenuti a tale titolo;
•    i contributi obbligatori, quelli volontari, nonché le erogazioni liberali appositamente deliberati dagli istituti     scolastici o dai loro organi e sostenute dal contribuente con la specifica finalità legata alla frequenza scolastica.
•    la mensa scolastica e  i servizi scolastici integrativi, come ad esempio l’assistenza al pasto . Le prime comprovate mediante la ricevuta del bollettino postale o del bonifico bancario intestata al soggetto destinatario del pagamento - sia esso la scuola, il Comune o altro fornitore del servizio - e devono riportare nella causale l’indicazione del servizio mensa, la scuola di frequenza e il nome e cognome dell’alunno. Se per l’erogazione del servizio è previsto il pagamento in contanti o con altre modalità (ad esempio, bancomat) o l’acquisto di buoni mensa in formato cartaceo o elettronico, la spesa potrà essere documentata mediante attestazione, rilasciata dal soggetto che ha ricevuto il pagamento (ad esempio Comune) o direttamente dalla scuola, che certifichi l’ammontare della spesa sostenuta nell’anno con i dati dello studente.
La circolare consente la detrazione al 19% anche per le spese per gite scolastiche, per l’assicurazione della scuola e ogni altro contributo finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa (ad esempio corsi di lingua, teatro, ecc.) deliberato dagli organi d’istituto. Se tali spese sono state pagate direttamente alla scuola basteranno le ricevute o le quietanze recanti i dati dell’alunno, se invece il pagamento (anche se per il tramite della scuola) sia fatto a terzi (ad es. all’agenzia di viaggio) sarà necessaria copia della delibera scolastica sempre con i dati dell’alunno.
 La detrazione non spetta per le spese relative all’acquisto di materiale di cancelleria e di testi scolastici, nonché per il servizio di trasporto scolastico.

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