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La sanatoria per regolarizzare le violazioni commesse sino al 30/09/2014

La normativa sul rientro dei capitali approvata dalla Camera non si limita a riproporre la norma precedente (il decreto legge 4/2014, non convertito limitatamente alla disciplina della voluntary disclosure), ma introduce anche un'opportunità di regolarizzazione dei redditi non dichiarati che interessa tutti i contribuenti, a prescindere dalla detenzione all'estero di patrimoni non dichiarati.

Possibilità dei contribuenti

In sostanza si delineano due istituti, con regole ed effetti sostanzialmente analoghi:

1) la collaborazione volontaria (voluntary disclosure) per l'emersione delle attività finanziarie e patrimoniali costituite o detenute fuori dal territorio dello Stato, che potrà essere utilizzata dai soggetti che hanno violato le disposizioni sul monitoraggio fiscale fino al 30 settembre 2014;

2) la sanatoria degli obblighi di dichiarazione, che permette di regolarizzare le violazioni commesse (sempre fino alla data del 30 settembre 2014) da tutti i contribuenti, sia da quelli obbligati alla disciplina del monitoraggio che vi hanno adempiuto correttamente, sia da quelli che non sono interessati da tali disposizioni.
 
Fino al 30 settembre 2015, pertanto, tutti i contribuenti avranno la possibilità di mettersi in regola con il fisco, e questa opportunità vale a prescindere dal fatto che essi detengano o meno capitali all'estero. Anche i soggetti in forma societaria (società di persone e società di capitale), seppur chiaramente esclusi dagli obblighi connessi alla disciplina del monitoraggio, avranno la possibilità di accedere alla sanatoria delle violazioni.
Importi dovuti e riduzioni

Le regole da applicare sono le medesime per le due procedure:

1) si dovrà presentare un'istanza di accesso alla procedura fornendo all'amministrazione finanziaria i documenti e le informazioni necessari per determinare i nuovi imponibili e le relative imposte;

2) si dovranno pagare per intero le imposte sui maggiori imponibili che emergeranno, mentre si avranno agevolazioni esclusivamente in termini di riduzione delle sanzioni;

3) si avranno effetti premiali ai fini penali, essendo esclusa la punibilità per alcune fattispecie previste dalla normativa vigente.

La norma prevede che sono oggetto di possibile regolarizzazione le violazioni che riguardano le imposte sui redditi e le relative addizionali, le imposte sostitutive delle imposte sui redditi, l'Irap, l'Iva, nonché le violazioni relative alla dichiarazione dei sostituti d'imposta. Quindi i contribuenti potranno, con la voluntary disclosure o con la sanatoria, dichiarare i maggiori imponibili riferiti a tali imposte per tutti i periodi ancora accertabili.

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